OR.40

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Ponte sul fiume Pora   Finalborgo, Finale Ligure, Savona

L’area oggetto di intervento è situata nel comune di Finale Ligure, a monte del nucleo storico di Finalborgo ed è costituita da un tratto stradale che collega con un ponte le due sponde del torrente Pora, in particolare la strada provinciale SP 490, via per Gorra, che unisce lo svincolo autostradale alla via Aurelia e via Calice, la strada che conduce al comune di Calice Ligure. L’obiettivo principale del progetto è quello di realizzare un collegamento stradale idoneo alla circolazione dei mezzi, che transitano da e per l’autostrada e devono raggiungere i punti di interesse, situati sulla strada per Calice Ligure, ma anche il nucleo di Finalborgo.
Effettivamente il Ponte storico esistente, proprio in asse a Porta Testa, accesso principale al Borgo, essendo di dimensioni limitate non consentiva uno smaltimento sufficiente e corretto del traffico soprattutto nel periodo estivo, oltre a creare pericolo per il transito ciclabile e pedonale.
Da risolvere contemporaneamente anche l’accessibilità al parcheggio per il cimitero e l’area sportiva, rispettivamente a monte e a valle dell’area di intervento. La proposta progettuale prevede la rimodellazione del terreno naturale sul quale si pone il nuovo tracciato viabile di circa 300 metri all’origine del Ponte esistente.
La rotonda e il nuovo ponte innescano un dialogo diretto con la cuspide del campanile di S.Agostino ricostruita in acciaio corten una ventina di anni fa a seguito di un crollo provocato da un fulmine. Particolare attenzione è stata posta alla qualità degli elementi progettati da inserire nel paesaggio che lambisce il pregiatissimo nucleo storico di Finalborgo. Per la rotonda viene proposto un disco  leggermente inclinato realizzato nello stesso materiale metallico ossidato con l’innesto asimmetrico di un ulivo secolare contenuto in un vaso di cemento grigio.
Il ponte, veicolare e pedonale, anch’esso costruito in acciaio corten, propone una soluzione di prospetto che si ispira al canneto che vegeta lungo il greto del torrente, conferendo al manufatto una ‘snellezza organica’ che bene si accompagna e si integra ai movimenti sinuosi del terreno e delle rampe che raccordano le varie quote che l’opera ha messo in relazione.