Castello dei Del Carretto Roccavignale, Savona
Estrema roccaforte difensiva del territorio Val Bormidese lungo l’antica “via del sale” tra Liguria e Piemonte, il Castello sfrutta oggi la vicinanza strategica con Millesimo – centro amministrativo ed economico dell’Alta Valle – per proporsi come sito museale ed espositivo “in rete” con altri manufatti che insistono nella stessa area geografica.
Gli interventi eseguiti hanno visto il ripristino della rampa di accesso al castello, l’allestimento interno della torre sud-est (già oggetto di un restauro curato dalla Soprintendenza) e la messa in sicurezza di alcune parti della cinta difensiva. Il percorso di accesso recupera il tracciato originario, ancora segnato dai resti dei paramenti verticali: il muro (ricostruito con pietrame rinvenuto in sito) e il nuovo ponticello di ferro e legno (necessario per superare il vuoto dell’antico fossato) consentono l’accesso al manufatto, spezzando un isolamento protrattosi per due secoli.
La ricostruzione esterna è completata da una leggera ringhiera metallica che funge da parapetto verso la scarpata, con punti luce integrati per illuminare il percorso. Il recupero della torre ha visto l’inserimento di un soppalco intermedio – posizionato alla quota originale e staccato dalle murature antiche – realizzato con un’orditura di travi in ferro; al centro, una scala circolare in ferro trafilato, appesa al solaio mediante quattro tiranti, mette in comunicazione i due livelli espositivi lasciando percepire l’intera estensione in altezza dello spazio e la grande volta di copertura in mattoni.
Le nuove pavimentazioni interne sono in battuto di cemento, additivato per ottenere una tonalità cromatica in accordo con le murature; con la stessa malta, gettata in vassoi metallici centinati armati, sono state realizzate le pedate della scala e la passerella di ingresso. Al piano terreno, il sistema di illuminazione ambientale è integrato nel soffitto mentre al piano superiore un corpo speciale sospeso a quattro cavi d’acciaio illumina la volta e il vuoto della scala; ulteriori corpi illuminanti sono integrati nei supporti in acciaio appositamente disegnati per l’esposizione delle opere.